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Confini aperti ma deserti: le regole italiane "bloccano" i pranzi in Slovenia dei triestini

Il governo della vicina Repubblica ha eliminato l'obbligo di tampone e quarantena per i cittadini del Fvg, ma al rientro il tampone è ancora obbligatorio. Poche le vetture dirette in Slovenia nel primo giorno di apertura. I senatori Rojc e Alfieri propongono una deroga al ministro Speranza

Oggi la Slovenia ha eliminato l'obbligo di tampone e quarantena per i cittadini del Fvg, ma niente code ai confini e scarsissime le vetture che dai valichi confinari si sono dirette nella vicina Repubblica. Trieste Prima ha visitato i confini di Pesek, Basovizza e Repen - Monrupino, rilevando appunto pochi veicoli di passaggio e per la maggior parte sloveni. Per i triestini, quindi, niente abbuffate oltre confine perché nonostante le minori restrizioni adottate dal Governo sloveno valgono ancora le regole italiane al ritorno. E' quindi necessario esibire al rientro in Italia un tampone molecolare o antigenico con esito negativo, effettuato nelle 48 ore che precedono l'arrivo in Italia, e non ci sono eccezioni per i guariti dal Covid o i vaccinati, sia con la prima che con la seconda dose. Restrizioni che ovviamente scoraggiano i cittadini del Fvg dai pranzi oltre confine, il cui prezzo dovrebbe essere quantomeno maggiorato di 26 euro (costo di un tampone rapido) per un ritorno a casa senza intoppi.

Da qui la proposta dei senatori Tatjana Rojc e Alessandro Alfieri al ministro Speranza per “valutare l’opportunità di istituire una deroga da applicare alle aree a ridosso dei confini nazionali, per una fascia della profondità massima di 30 chilometri, entro la quale i cittadini dell’area Schengen che abbiano ricevuto almeno la prima dose del vaccino o siano guariti dal Covid possano muoversi per effettuare incontri con familiari, fare acquisti di beni di consumo, espletare necessità di natura personale”. La proposta è stata anche sottoscritta dalle capogruppo al Senato e alla Camera Simona Malpezzi e Debora Serracchiani.

I senatori sottolineano di aver “accolto con sollievo e fiducia quanto disposto nell’ultima ordinanza, che permette  l’ingresso dai Paesi dell’Unione Europea e dell’area Schengen, oltre che da Gran Bretagna e Israele, senza obbligo di quarantena. Si tratta sicuramente di un importante passo avanti, capace di dare fiato a un settore come quello del turismo, stremato da un anno di pandemia con le conseguenti chiusure e limitazioni ai movimenti”. 

La Slovenia apre ai residenti del Fvg, ma per rientrare serve un tampone negativo

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