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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Porto Vecchio

Finanziamento europeo da 2,8 milioni per unire Porto, Porto Vecchio e città

Il progetto Portis vede il Comune di Trieste vince un bando di Horizon 2020 insieme ad altre quattro città portuali europee: Aberdeen, Anversa, Costanza, Klaipeda

Il Comune di Trieste si è aggiudicato un importante finanziamento da parte dell'Unione Europea nell'ambito di Horizon 2020, il programma che la UE ha istituito per promuovere attività di ricerca e innovazione finalizzate a migliorare il potenziale economico e industriale dei Paesi membri. Il Comune aveva partecipato in qualità di partner, all'interno di un consorzio formato da cinque città portuali europee: Aberdeen, Anversa, Costanza, Klaipeda e, appunto, Trieste.

La proposta progettuale del consorzio, denominata Portis (Port-cities integrating sustainability), si pone l'obiettivo di migliorare, nelle città di mare, l'integrazione tra ambiente urbano e porto per una crescita più coordinata e sostenibile. In particolare, Portis si propone innanzi tutto di individuare e progettare - con il coinvolgimento dei cittadini - soluzioni di trasporto per unire centri storici e porti, per sviluppare o rigenerare aree portuali e per razionalizzare la mobilità turistica tra scali e città.

La progettazione, che ha la durata di quattro anni, prevede un ruolo centrale svolto dai Comuni e dalle Autorità Portuali ma, anche, la partecipazione di rilevanti partner locali che per Trieste saranno: l'università, Trieste Trasporti e l'Area Science Park.

Il finanziamento complessivo di Portis ammonta a 16.700.000 euro. Trieste ne riceverà 2.779.000 (di cui 1.846.000 a disposizione dell'Amministrazione comunale) e concentrerà in particolare la propria attività nella progettazione e promozione della mobilità sostenibile mediante lo studio di soluzioni intermodali; nella creazione di un ufficio tecnico dedicato alla pianificazione dei trasporti all'interno di Porto Vecchio e della città; nello studio di un sistema di trasporto ibrido di collegamento delle aree costiere con il centro città e nella redazione di un Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (Pums).

Portis non prevede il finanziamento di opere infrastrutturali, tuttavia consente la realizzazione di studi di fattibilità e di soluzioni operative nell'ambito della programmazione del traffico e della mobilità urbana, anche attraverso l'acquisto di strumenti ad hoc (telecamere, sistemi di rilevazione del traffico, ecc.).

«Siamo orgogliosi di avere ottenuto questo risultato e questo importante finanziamento, - dichiara il sindaco Roberto Cosolini. - È una grande opportunità per Trieste che potrà sviluppare un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che includa anche l'area di Porto Vecchio nonché un'integrazione a misura d'uomo tra la città e il porto con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita. Vengono riconosciute la qualità dei progetti che la nostra struttura è è in grado di elaborare e che ci aprono diversi canali di finanziamento, tra i quali quello dei fondi UE ha visto in questi anni una fortissima crescita frutto di volontà politica dell'Amministrazione e di impegno e professionalità dei tecnici».

Aggiungono gli assessori Elena Marchigiani e Roberto Treu: «Potremo ora collaborare con alcune tra le più importanti città-porto europee ma soprattutto avremo l’occasione di inquadrare le politiche già in atto in uno scenario più ampio di misure volte all’integrazione tra la città, il Porto e Porto Vecchio. Un grazie ai tecnici del Servizio Mobilità e Traffico e allo staff dei Progetti europei».

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