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Cronaca

Risse e violenze: il Comune "blinda" il centro, arriva l'ordinanza anti movida selvaggia

Scatta alla mezzanotte di domani 2 giugno il provvedimento che, fino al 30 settembre e dalle 22 alle 5 del mattino, vieta nelle principali vie del centro la detenzione di bevande in bottiglie o contenitori di vetro e di bevande alcoliche in qualunque tipo di contenitore su suolo pubblico o privato ad uso pubblico. "Salva" la consumazione ai tavoli anche dopo le 22. Nell'articolo le vie interessate

Una movida con troppi episodi di violenza e un'immagine del centro di Trieste che non piace al Comune, né alla Fipe. L'ordinanza che mette nel mirino i comportamenti violenti di una piccola percentuale di giovani è arrivata e vieta la detenzione di bevande in bottiglie o contenitori di vetro e di bevande alcoliche in qualunque tipo di contenitore, dalla mezzanotte di domani 2 giugno fino al 30 settembre. L'area interessa largo città di Santos, piazza Libertà, piazza Garibaldi, via Cavana, via ed androna San Sebastiano, androna dei Coppa, via santi Martiri, largo papa Giovanni, via dell'Università, salita Promontorio, via Lazzaretto Vecchio, via Economo, piazza Venezia, piazza Barbacan, via Diaz, via Cadorna, via dell'Annunziata, campo San Giacomo, piazza Goldoni, largo don Bonifacio, viale XX Settembre, via Muratti, piazza Perugino e le rive da via Giulio Cesare fino a corso Cavour compreso. 

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I dettagli dell'ordinanza

Nello specifico, l'ordinanza impone i divieti dalle 22 alle 5 del mattino "in area pubblica o privata ad uno pubblico" e minaccia di usare il pugno di ferro contro chi non la rispetterà. Se scoperti a violare la legge, la sanzione amministrativa andrà da un minimo di 250 ad un massimo di 1500 euro. Dall'amministrazione comunale precisano che "il servizio ai tavoli nei locali" è sempre ammesso anche dopo le 22 e fino all'orario stabilito dal regolamento comunale. L'escalation di episodi che nelle scorse settimane hanno visto coinvolti anche minorenni ed ha innescato reazioni dure da parte della presidente della Fipe Federica Suban, ha portato la giunta Dipiazza a varare il provvedimento. "Una risposta efficace - ha affermato il vicesindaco Paolo Polidori - per rendere la città vivibile in un periodo in cui stiamo uscendo dalla situazione pandemica e ritornando alla normalità".  

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La Trieste "violenta" non piace

I fatti di cronaca che indicano come violenta una parte della movida non piacciono alle istituzioni che, in collaborazione con le forze dell'ordine, hanno messo in campo una task force pronta a prevenire e con compiti di repressione. "Utilizzeremo anche gli steward urbani - continua l'esponente leghista - e, se sarà necessario, potremo aggiungerne altri grazie alle risorse regionali. Già nel prossimo fine settimana gli steward saranno attivi ma gestiti direttamente dalla Fipe". Il Comune "blinda" il centro città (l'ordinanza vale solo per nelle vie indicate nell'ordinanza, ad esempio a Barcola non vale ndr) soprattutto per una questione di sicurezza e, allo stesso tempo, per evitare che nel periodo in cui si rivedono i primi turisti, Trieste finisca per essere schedata come città poco sicura.  A supporto dell'operazione anti movida violenta si aggiungono anche le telecamere di videosorveglianza. Nel centro cittadino, come TriestePrima aveva documentato qualche settimana fa, il Grande Fratello è presente ogni 50 metri ed è praticamente impossibile, in caso di risse, violenze o altri reati, non essere individuati. "Sono segnali che vogliamo dare perché il 99 per cento degli esercenti lo richiede" fa sapere il vicesindaco che conclude annunciando possibili modifiche all'ordinanza "se necessario". 

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