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Elezioni comunali 2016

La vice-sindaca Fabiana Martini presenta la sua candidatura: «Wi-Fi free in tutti i luoghi pubblici»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

«Wi-Fi free in tutti i luoghi pubblici per facilitare l’accesso di tutti i cittadini ai servizi tramite internet e per permettere di lavorare a distanza: dal parco o da casa senza andare in ufficio». È il primo dei quattro punti programmatici snocciolati oggi dalla vicesindaca uscente, Fabiana Martini, all’incontro di apertura della campagna elettorale, che la vede candidata a consigliera comunale nelle liste del Partito Democratico.

«L’innovazione è una sfida culturale prima ancora che tecnologica – spiega Martini, giornalista di professione fino alla nomina in giunta di cinque anni fa -. In questi anni abbiamo fatto tanto: abbiamo messo a disposizione online molti servizi per il cittadino e le imprese, abbiamo esteso e liberalizzato il wifi, abbiamo promosso l'uso dei social network per la comunicazione e per la gestione delle emergenze, abbiamo adottato l'open source, conseguendo un notevole risparmio… Ora dobbiamo far sì che questi strumenti diventino patrimonio di tutti, far interiorizzare che la tecnologia è un’opportunità che migliora la vita, restituisce il tempo, accorcia le distanze, regala idee e genera rete».

«Il mio impegno, dunque, sarà quello di portare il wifi nelle biblioteche, nei musei, nelle sale d’aspetto degli ospedali, per favorire ulteriormente l’informazione e l’accesso ai servizi, anche sanitari».

  “Le idee che porto con me”, così il titolo dell’incontro, tenutosi in mattinata in una gremita sala del Caffè Mug con la partecipazione del sindaco Cosolini, che - con tanto di spegnimento delle candeline - ha voluto festeggiare il suo compleanno a fianco della sua vice:

«Tenevo particolarmente a essere qua oggi – ha detto il primo cittadino -. Fabiana ci porta un’idea di politica bella, pulita, che mette al centro le persone, i loro diritti e le loro prospettive. È stata decisione sofferta, la sua, consapevole sia delle complessità che si trova ad affrontare, sia di quanto alta è la posta in gioco per la nostra città. Le riconosco intelligenza, passione politica e tanta umanità: se per molti la politica è un mezzo per fare affari, nel caso di Fabiana è la politica ad aver fatto un affare nell’averla incontrata».

Martini gli fa eco: «Mi candido perché credo nel lavoro e nel progetto di città realizzati in questi anni con il sindaco Cosolini. Perché credo che la politica, nonostante tutto, sia ancora lo strumento per realizzare il cambiamento, per riparare il mondo. Per prendersi cura del luogo in cui viviamo, della casa comune, per cercare le soluzioni e condividere il bene di tutte e di tutti.

Perché è importante portare a termine un lavoro cominciato che ha bisogno di essere messo a sistema. Perché credo nella rappresentanza politica delle donne nella pubblica amministrazione e negli organismi decisionali, componente strategica a garanzia del supporto alle iniziative delle associazioni, portatrici dei veri bisogni della popolazione e capaci di individuare gli strumenti idonei di riposta».

A testimonianza del lavoro fatto, le associazioni “rosa” presenti in sala sono al completo.

«In questi cinque anni – incalza la vicesindaca uscente - ho lottato per le pari opportunità di tutti i cittadini e per il rispetto della diversità. Occorre continuare a sviluppare sensibilità, cultura e competenze attraverso azioni formative sistematiche tese a rimuovere gli stereotipi di genere, a prevenire la prevaricazione verso i più deboli e a ridurre i fenomeni di intolleranza. Vogliamo fare un passo in più: istituire per la prima volta un tavolo tecnico e un osservatorio per contrastare la violenza sulle donne e sui minori».

Poi il sindaco dà un occhio ai simboli scelti da Martini per la sua campagna.

Una borsa stilizzata contente un telefonino di ultima generazione per rendere «tutti connessi», uno specchietto affinché «tutti siano uguali liberi di essere», un bloc-notes a simbolo del dialogo e della partecipazione e un mazzo di chiavi «per aprire le porte al futuro.

«Sono queste le idee che porto con me – chiosa la candidata - sulla base delle quali chiedo la vostra fiducia affinché possiamo continuare il nostro operato per i prossimi cinque anni. Siamo davanti a una grande sfida. Continuare ad andare avanti o tornare indietro».

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