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Lunedì, 29 Aprile 2024
Storia e curiosità / località Opicina

Trieste-Opicina: la "Monza in salita" amata dai triestini

A giorni si terrà l'attesa manifestazione motoristica “Trieste Opicina Historic 2023”. Ecco i provvedimenti alla viabilità e un breve excursus storico che racconta la "Trieste-Opicina" di un tempo e il forte legame con la città

A giorni si terrà l'attesa manifestazione motoristica “Trieste Opicina Historic 2023”. Per favorire il regolare svolgimento dell'evento riservato ad auto storiche, il Comune di Trieste ha previsto una specifica ordinanza che punta a regolarne temporaneamente la viabilità.

In particolare dalle ore 00.00 alle ore 15.00 di domenica 15 ottobre e comunque fino al termine delle necessità, viene istituito il divieto di sosta e fermata con rimozione per tutti i veicoli, laddove non già esistente, su viale al Cacciatore nel tratto compreso tra il secondo tornante (per chi accede a viale al Cacciatore da Rotonda del Boschetto) e l’incrocio con la via de Marchesetti (ambo i lati). Sullo stesso tratto di viale del Cacciatore sarà istituito anche il divieto di transito per tutti i veicoli. Sono previste deroghe a favore dei mezzi di soccorso in servizio di emergenza, delle forze dell’ordine e dei mezzi coinvolti nella manifestazione.

Per l'occasione vogliamo anche ripercorrere la lunga storia della "Trieste-Opicina", competizione automobilistica e motociclistica a carattere agonistico tanto amata dai triestini, disputata tra il 1911 e il 1971 per essere poi ripresa come rievocazione solo automobilistica dal 1982 ai giorni nostri.

Trieste-Opicina: il legame con la città

Soprannominata "La Monza in salita", a seguito delle altissime velocità che le vetture riuscivano a sviluppare sul sinuoso percorso verso la piccola località dell'Altopiano di Trieste, alle pendici del Carso, la "Trieste-Opicina" ha contribuito a fare la storia della città.  Il percorso in salita aveva origine proprio a Trieste per terminare nella frazione di Opicina.

Purtroppo le alte velocità che avevano dato fama e rilevanza mondiale alla difficile gara adatta a piloti "coraggiosi", ne decretarono la fine nel 1971: le vetture erano diventate troppo veloci, il tratto di strada da percorrere troppo popolato. La competizione era molto amata: tutta la città attendeva quel fine settimana di inizio estate per stringersi attorno a piloti, cronometristi e meccanici. Il perfetto legame di Trieste con la gara si raggiunse intorno agli anni Sessanta: non era solo una corsa, era una festa cittadina. Anche i non appassionati di auto si affollavano alla partenza oppure sul percorso per festeggiare in allegria tutti insieme.

Un po' di storia

La manifestazione che prese il via il 4 giugno del 1911 contava 54 iscritti. Trieste faceva ancora parte dell'Impero Asburgico. Tra i partecipanti spiccavano i più grandi nomi dell'aristocrazia e dell'industria triestina e austriaca. La gara era dotata di un ricchissimo montepremi messo a disposizione dal Comune di Trieste, dall'Automobile Club di Vienna e da alcuni preziosi premi che erano stati offerti da un gruppo di munifici patrocinatori locali. La corsa era stata scelta come ultima prova, e anche decisiva, per l'assegnazione del "Premio dell'Industria" di 10.000 corone messe in palio dal principe Erich Thurn und Taxis, la classifica era determinata dalla somma dei punteggi ottenuti nelle gare titolate dalle automobili della stessa marca anche in categorie diverse. In quell'occasione, la gara fu vinta da Otto Hieronimus su Laurin & Klement, divenuta poi Škoda Auto. Egli si aggiudico anche il "Premio dell'Industria" .

Dopo queste prime edizioni la gara non venne più organizzata (1912-1925) a causa dello scoppio della prima guerra mondiale e a causa dei problemi che coinvolsero la nostra città. La competizione riprese nel 1926, ma questa volta i protagonisti furono i personaggi del regime, i piloti professionisti e la ricca borghesia triestina. Tra tutti i nomi dei partecipanti spiccano quelli di Gildo Strazza, Achille Varzi e di Tazio Nuvolari, vincitore dell'edizione del 1930, prima vittoria assoluta ottenuta dalla Scuderia Ferrari.

Nel 1932 un'altra sospensione, la manifestazione infatti non venne più organizzata per qualche anno per poi riprendere nel 1939, ma a causa dell'autarchia vigente in quel periodo venne organizzata una gara in cui parteciparono solo autovetture nazionali con quattro categorie e percorrenza diversificata a seconda di quest'ultima. Terza sospensione dal 1940 al 1947, in quegli anni la gara fu sospesa per la seconda guerra mondiale e le tragiche conseguenze della stessa. È da ricordare che in quel periodo Trieste subì bombardamenti, l'occupazione jugoslava, la liberazione da parte degli Alleati e la successiva trasformazione in Territorio Libero.

La Trieste-Opicina riprese nel 1948 perché grande era il desiderio dei triestini di tornare ad una vita normale. Nel 1949 la gara fu sostituita da una manifestazione automobilistica detta "Circuito di Trieste", tentativo che non ebbe seguito. Dal 1950, a parte la sospensione degli anni 1956 e 1968, la gara visse il suo miglior periodo. Ogni anno cresceva il numero di partecipanti italiani ed esteri arrivando nel 1970 a 250 iscritti. Vi parteciparono i grandi specialisti delle cronoscalate (Edoardo Lualdi Gabardi, Noris, Franco Patria, Johannes Ortner, Franco Pilone, Giampiero Moretti "Momo") e piloti che poi primeggiarono in altre categorie (Jochen Rindt, futuro campione del mondo in F1, Jonathan Williams, vittima di un incendio in prova, che divenne poi pilota ufficiale Ferrari) ed uno stuolo di protagonisti dello sport automobilistico e non solo (Dmitri Nabokov, cantante lirico e figlio dell'autore di Lolita, il futuro cronista Mario Poltronieri, Elio Zagato, Andrea De Adamich che ebbe anche un incidente con una Giulia TI Super, Cesare Fiorio).

Sull'onda dell'emozione del grave incidente che ebbe per protagonista il pilota austriaco Herbert Jerich, al volante di una Ford Escort TC, incidente in cui fu gravemente ferito, e anche delle sempre maggiori difficoltà di organizzazione, per i motivi legati alla sicurezza, la gara fu definitivamente soppressa. Dal 1911 al 1971 la Trieste-Opicina ha avuto 30 edizioni.

E oggi?

Per cercare di mantenere vivo il ricordo della manifestazione, dal 1982, con alcune interruzioni, viene organizzata, dal "Club dei Venti all'Ora" e sotto l'egida dell'Automotoclub Storico Italiano (A.S.I.), quella che è oggi la “Trieste Opicina Historic” gara di regolarità per auto d'epoca.

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