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Lunedì, 29 Aprile 2024
Crisi climatica / Molo Audace

Lavori mareggiata, At: "No a parcheggi e spiagge, considerare cambiamenti climatici"

Dopo i danni da mareggiata che hanno colpito le coste della nostra città, Adesso Trieste interviene con atti istituzionali a diversi livelli: una mozione per la III Circoscrizione, una a livello comunale e una interpellanza in Regione. Così i municipalisti intendono affrontare il complesso tema dell'adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici

TRIESTE - "Certi progetti come parcheggi sotterranei, spiagge, e ovovie, devono essere abbandonati definitivamente". Lo dichiara Riccardo Laterza, capogruppo di Adesso Trieste in Consiglio comunale, intervenendo sul tema delle recenti mareggiate e i relativi progetti di ripristino del lungomare. Una richiesta a tutte le istituzioni coinvolte a non perdere di vista i cambiamenti climatici nelle future progettazioni. Gli esponenti di Adesso Trieste promuovono così una mozione che invita il Comune "a una riflessione sul tema dell'adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici, in modo da portare avanti progettazioni robuste, capaci di resistere agli eventi estremi che, sappiamo, saranno sempre più frequenti e intensi". Le iniziative di At in merito includono anche una mozione in III Circoscrizione, firmata dai consiglieri Gianluca Festini e Mirko Parcely, e un'interpellanza in Regione da parte della consigliera Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia).

Nella mozione in Comune, spiega Laterza, si chiede di "avviare un percorso partecipativo rapido ed efficiente che coinvolga istituzioni scientifiche, portatori di interesse, cittadinanza e organi istituzionali, come promesso peraltro dall'Assessore Babuder", oltre a "garantire in ogni caso che i progetti per il ripristino dell’area, sia a breve che a medio-lungo termine, non siano in contraddizione con i piani strategici di sostenibilità ambientale e sociale, in particolar modo il Paesc". Per quanto riguarda la mobilità, secondo l'esponente di At, "non possiamo pensare che tra 40 anni andremo ancora tutti al mare in auto. Chiediamo dunque di integrare la progettazione della mobilità futura dell’area negli interventi di ripristino secondo un’ottica di forte incentivo alla mobilità sostenibile. Invece di nuovi parcheggi, che sarebbero attrattori di traffico, chiediamo venga avviato uno studio di fattibilità per la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico di massa veloce" come ad esempio "una moderna linea tranviaria", ma anche "cogliere l'occasione per revisionare la mobilità ciclabile sull’itinerario individuato dal Biciplan per la tratta costiera, tenendo conto degli standard minimi individuati dal MIMS per la ciclovia di interesse nazionale Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia".

Anche i consiglieri Gianluca Festini e Mirko Parcely esortano a "potenziare la mobilità pubblica e sostenibile, come chiesto sia dai residenti, sia dai lavoratori dei poli scientifici dell’area di Miramare-Grignano. Anche in merito ai progetti della futura Cittadella dello Sport, chiediamo che siano verificati alla luce delle trasformazioni che l’area subirà a causa dei cambiamenti climatici: nel corso della mareggiata sono stati erosi quattro metri di costa, in un’area inquinata". Un'iniziativa analoga sarà portata avanti anche in IV Circoscrizione per i danni al Pedocin.

Domani, 15 novembre, l'assessore Scoccimarro ha indetto una conferenza stampa per presentare l'iniziativa 'La nuova costa di Barcola: progetti,
idee e futuro'. Così commenta la consigliera regionale Massolino: "Ci preoccupano le affermazioni dell'Assessore regionale all'ambiente Scoccimarro riguardanti l'aumento di parcheggi a Barcola, e ritenevamo fosse opportuno intervenire prima dell'incontro annunciato in Regione per domani sul tema. Chiediamo alla Giunta se nel finanziare i progetti di ripristino verrà tenuto conto dell'allineamento con i piani strategici di adattamento e mitigazione previsti dalla Legge FVGreen, e a che punto siano tali piani. Proponiamo inoltre una task force con componenti scientifici capaci di orientare le scelte sul futuro delle aree colpite da eventi estremi". 

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