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Politica

Comunicato stampa - Camera penale di Trieste

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

La Camera penale di Trieste interviene sulle recenti polemiche giornalistiche che hanno visto coinvolto un magistrato per un suo commento su facebook, astenendosi dal prendere posizione a favore dell'uno o dell'altro schieramento che, come su ogni argomento che assurge nel nostro Paese agli onori della prima pagina, subito si è formato; la Camera penale vuole piuttosto proporre una riflessione. Sotto la toga di ogni magistrato palpita il cuore di un uomo: maggiore è la sua umanità e più alta è la sua attitudine al giudizio. L'uomo magistrato, che rimane ad ogni effetto un cittadino, vuole rendersi partecipe della vita pubblica; sa anche che il suo ruolo lo obbliga, molto spesso, a dover tacere, a non esprimere la propria opinione su molti temi. Più il giudice è carico di umana passione, più gli viene stretto quell'obbligo di riserbo e sobrietà di costumi che una scelta di vita gli ha imposto. Al dott. Giorgio Nicoli gli avvocati penalisti di Trieste, che la Camera penale rappresenta, hanno sempre riconosciuto grandi doti di equilibrio e indiscutibile preparazione giuridica. Anche il Giudice può sbagliare, come tutti gli altri uomini. La pena non può essere - per nessuno - quella della "gogna mediatica"; conseguenza spesso di una strumentalizzazione politica dell'errore se suo bersaglio è stato l'esponente di un partito. Sia questa quindi l'occasione di una serena riflessione sul rapporto che la Magistratura e l'Avvocatura devono tenere con la stampa e con gli insidiosi strumenti mediatici di diffusione delle proprie e altrui opinioni. Ben più gravi sono le violazioni dei doveri di riservatezza alle quali ogni giorno si assiste e che, solo in pochi casi, sono oggetto di censura. Ma - a differenza del dott. Nicoli - nessuno sente nemmeno il dovere di porgere prontamente le proprie scuse. Il Presidente Alessandro Giadrossi

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