rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Curiosità, attività e attrazioni

Sentieri nascosti, attività ludiche, prodotti a km 0 e tradizioni millenarie: come vivere il Carso

Sono tantissime le attività da fare e diversi i posti da visitare, dalle rilassanti o avventurose passeggiate in montagna alla scoperta di luoghi storici fino ad arrivare alle tipiche degustazioni a km 0 con gli eccellenti prodotti del territorio

Il Carso è un territorio ricco di storia e tradizione: un altopiano in cui le bellezze della natura incontrano quelle di antiche usanze. Sono tantissime le attività che è possibile fare e diversi i posti da visitare, dalle rilassanti o avventurose passeggiate in montagna alla scoperta di luoghi storici fino ad arrivare alle tipiche degustazioni a km 0 con gli eccellenti prodotti del territorio.

Curiosità

L'altopiano roccioso calcareo si estende a cavallo tra Friuli Venezia Giulia (provincia di Gorizia e Trieste), Slovenia e Croazia ed è noto storicamente per essere stato teatro di violente battaglie durante la prima guerra mondiale, tra le truppe italiane e quelle austro-ungariche. Nel dettaglio, si estende a sud-est delle Prealpi Giulie, (zona del Collio), giunge fino al mare Adriatico e prosegue poi in Slovenia occidentale e Istria settentrionale, fino al punto di congiunzione con il massiccio delle Alpi Bebie (Velebit) all'estremo nord-ovest della Croazia.

Dal nome della regione geografica del Carso di Trieste è derivato il termine carsismo. Questo toponimo a sua volta deriva dalla radice “kar” o “karra”, di origine paleoindoeuropea con significato di roccia, pietra. Le rocce calcaree sono solubili dagli agenti atmosferici, in particolare dall'acido carbonico disciolto nelle acque, e vengono quindi da questi modellate nel tempo in varie forme, causando il cosiddetto fenomeno del carsismo.

Grazie al sito Discover Trieste, vi forniamo una breve lista con dei consigli per vivere al meglio questo splendido territorio tutto da scoprire.

Passeggiate e trekking

Sono tantissimi gli itinerari turistici nel Carso di Trieste tra panorami sul golfo, castellieri e riserve. Oppure in bici tra Carso e Istria per scoprire le bellezze del territorio con gli imperdibili sentieri CAI. Ecco alcuni consigli:

  • Sentiero Tiziana Weiss.
  • Sentiero Il monte Stena (422 m).
  • Sentiero Rilke, una suggestiva passeggiata panoramica che collega Sistiana a Duino. 
  • Sentiero Gemina, un antico percorso di epoca romana, che collegava Aquileia a Tergeste, percorribile in bicicletta, a cavallo e a piedi.
  • Strada Napoleonica, sentiero dal quale si godono bellissimi panorami, non impegnativo, percorribile anche in bicicletta, adatto a famiglie con bambini.
  • Monte Cocusso, la più alta cima del Carso, sull´estremo limite orientale del territorio italiano.
  • Castelliere di Slivia, da Slivia una strada sterrata porta ad un sentiero che conduce al castelliere.
  • Val Rosandra, una delle passeggiate più amate dei triestini e perfetto luogo di arrampicata per gli appassionati.
  • Alpe Adria Trail, un magnifico percorso di trekking con un itineraio che collega tre nazioni, la Carinzia, la Slovenia e il Friuli Venezia Giulia in un susseguirsi di 43 tappe ( (24 in Carinzia, 11 in Friuli Venezia Giulia e 8 in Slovenia) per circa 750 km.
  • Risorgive del Timavo: vicino all'abitato di San Giovanni di Duino, o San Giovanni al Timavo, si trovano le risorgive del fiume Timavo.
  • Grotta del Dio Mitra.
  • Sentiero Burgstaller-Bidischini.
  • Antico opificio e Cava Romana.
  • Parco del campo di addestramento militare di Prosecco.
  • Parco della Trincea del Litorale a Contovello, un percorso della Grande Guerra parallelo alla Napoleonica nell'area di Contovello.

Antiche usanze 

Tra le antiche usanze ricordiamo le Nozze Carsiche, una manifestazione caratteristica del comune di Monrupino nata, si presume, nel 1800. Oppure la Majenca, tradizionale festa che si svolge ogni anno a maggio a San Dorligo della Valle in occasione dell'innalzamento del "maj", il tronco di abete alto una quindicina di metri sul quale viene posto un albero di ciliegio della zona.

Dimore tipiche

Imperdibile la tradizionale casa carsica, una tipica abitazione rustica del Carso triestino con più di duecento anni. Si trova a Repen, ai margini del piccolo villaggio di Monrupino, a circa 15 km da Trieste.

Cosa visitare, tra natura e storia

Quale meta può essere più affascinante di un'enorme grotta? Il Carso è ricco di grotte di varie dimensioni, per cui nel territorio si sono sviluppate molte società speleologiche. Le più famose sono la grotta Gigante, la Grotta delle Torri di Slivia, le grotte di San Canziano e le grotte di Postumia.

Imperdibile la Grotta Gigante, appunto, in cui nel lontano Neolitico vissero i nostri antenati preistorici. Il Giardino Botanico Carsiana è ideale per una rilassante passeggiata in mezzo a circa 600 diverse specie floristiche e di piante. Montagna a quota zero è invece una perla che si specchia sul Mar Adriatico, dove passare una giornata in natura, magari in un rifugio alpino. Possibile anche visitare i bunker di Opicina che facevano parte del sistema difensivo del litorale adriatico tra il 1943 e il 1945 e che furono coinvolti nei combattimenti durante l'inizio dell'occupazione del IX Korpus di Trieste con il Gruppo Escursionisti Triestini. Infine, impossibile non documentarsi sulla Trieste Opicina, gara automobilistica storica protagonista della rievocazione Trieste Opicina Historic. Il territorio comprende anche l'imperdibile Riserva naturale delle Falesie di Duino, magnifica area protetta che regala una vista mozzafiato sul golfo.

Dove mangiare

Tra le tante tradizioni, famosa l’abitudine locale di "andar per frasche", cioè cercare le osmize, uno dei migliori modi per passare una giornata immersi in natura e per conoscere nel profondo le antiche tradizioni del luogo in allegria e in compagnia di amici o parenti degustando ottimo vino locale e prodotti nostrani. Un'osmiza, è una sorta di locale tipico dell'altopiano del Carso, tra Italia e Slovenia, dove si vendono e si consumano direttamente nelle "fattorie" e nella cantine dei contadini che li producono, vini e prodotti tipici e genuini come uova, salumi, formaggi. Una delle particolarità di questi luoghi dove il tempo sembra essersi fermato è che le osmize sono, in realtà, proprio le abitazioni di questi ultimi. L'unico modo per riconoscerle è seguire le cosiddette frasche di edera e gli inconfondibili cartelli che ne segnalano l'apertura lungo la strada principale e sul cancello d'ingresso.

Il nome osmiza viene dallo sloveno osem, ovvero "otto". Erano otto, infatti, i giorni dell'anno nei quali, secondo l'editto emanato dall'imperatore Giuseppe II d'Asburgo nel 1784, a tutti i contadini del Carso era concesso di vendere i propri prodotti direttamente presso le loro case. Inoltre, veniva loro imposto di segnalare l'attività esponendo una frasca nelle vicinanze, pena la confisca della merce.

Per un po' di adrenalina

Infine, se siete alla ricerca di un po' di divertimento, da non perdere è il Trieste Adventure Park in cui potrete camminare su ponti di corda sospesi in aria a più di 15 metri di altezza, un vero e proprio percorso acrobatico da intraprendere in sicurezza con speciali imbragature.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sentieri nascosti, attività ludiche, prodotti a km 0 e tradizioni millenarie: come vivere il Carso

TriestePrima è in caricamento